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L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena: un'origine millenaria

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nasce da una storia antica, che affonda le radici nel cuore dell’Emilia. Già ai tempi di Roma, i mosti d’uva cotti venivano conservati per il loro valore nutritivo e medicinale.
Nel 1046, un aceto “speciale” prodotto nel territorio modenese venne offerto a Enrico II di Franconia, segnando il primo documento storico legato a questa eccellenza.

Nel tempo, l’“oro nero di Modena” è stato protagonista di regali di prestigio, citazioni letterarie, lasciti nobiliari e tradizioni familiari tramandate da secoli. Un prodotto raro, custodito con cura nei sottotetti delle case modenesi.

🍇 Solo mosto cotto, tempo e legno

Il vero Aceto Balsamico Tradizionale si ottiene da una sola materia prima: il mosto d’uva cotto, proveniente da vitigni tipici modenesi (Lambrusco, Trebbiano, ecc.).

La produzione segue un processo naturale, lento e controllato:

  • Il mosto viene cotto a cielo aperto, poi fermenta spontaneamente.
  • Inizia quindi un lungo invecchiamento in botti di legni diversi, con travasi annuali da botte a botte.
  • Ogni legno (rovere, castagno, ciliegio, gelso, ginepro) contribuisce a sviluppare aromi, colore e rotondità.

Il risultato? Un aceto denso, profumato e complesso, con un perfetto equilibrio tra dolce e agro.

DOP, certificato e imbottigliato con rigore

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è riconosciuto con Denominazione di Origine Protetta (DOP).
Ogni bottiglia è:

  • Esaminata da una commissione di assaggio indipendente
  • Imbottigliata esclusivamente nel formato da 100 ml disegnato da Giugiaro
  • Sigillata e numerata per garantirne l’autenticità

Un prodotto unico al mondo, realizzato solo in provincia di Modena, secondo un disciplinare severo che tutela la qualità, la tradizione e il legame con il territorio.

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